Ho scritto di pistole incise con i marchi da bestiami per anni, e l’interesse in questo stile di incisione [cattlebrand] unicamente americano non sembra mai scomparire. Marchiare bovini e cavalli (a volte anche selle e altri oggetti in pelle perché fossero identificati) nel Far West americano non era solo una pratica comune, ma molte volte una necessità.
Marchiare il bestiame per mostrarne il possesso era l’unico modo certo per tenere separate le mandrie all’aperto, quando i bovini al pascolo potevano vagare e mescolarsi tra loro. La maggior parte del tempo ogni cosa si risolveva, i proprietari dei ranch si conoscevano, ma altre volte il bovino sbagliato era preso e perfino venduto. Investigatori erano adoperati per risolvere problemi (bovini mischiati e bovini rubati) e la marchiatura era il modo più sicuro con cui identificare il bovino di un proprietario o di un altro.
Le marchiature erano quasi impossibili da rimuovere, ma si sapeva che alcuni ladri di bovini dotati di inventiva avevano usato “ferri mobili”, un tipo di ferro da marchiatura che poteva fare piccoli ma significativi cambiamenti a marchiature famose o standard, alcune delle quali abbastanza buone da ingannare gli investigatori e i rappresentanti della legge più esperti. Nel solo Texas vi erano letteralmente centinaia di marchi da bestiame registrati. La maggior parte erano semplici ma evidenti, come il famoso ranch 101, il Running W, il marchio OK, XIT, il Bar Diamond Bar e il marchio 45: altri sono stati progettati in modo più intelligente, e alcuni sono stati del tutto confusi ma resi indimenticabili, e quasi impossibili da modificare.
Mischiando il tutto
Lettere e numeri potevano essere girati al contrario e combinati o usati con un simbolo, come l’uso di una lettera o di lettere all’interno di un diamante o di un cerchio. Un’altra variante era quella di prendere alcune lettere come una W o una M ed estenderne la parte superiore o inferiore creando quello che era chiamato un prefisso “volante”, fino a che la lettera (resa in corsivo) e il prefisso diventavano “in corsa” come il famoso “Running W” del Ranch King. L’ultima, e una delle più famose varianti, era quella di mettere una curva sotto ogni numero, lettera o simbolo per renderlo “dondolante”.
Una delle più famose era una h minuscola rovesciata con una curva sotto. Sembrava una sedia a dondolo. Mentre marchiare i bovini era cosa comune, mettere i marchi da bestiame sulle pistole o sui fucili non lo era. La tecnica non divenne famosa fino a che l’incisore Cole Agee di Ft. Worth (Texas) lo rese parte del suo stile negli anni ’40 del 1900, molto dopo che il “Wild” del Wild West fosse temprato nella vita del 20esimo secolo.
L’incisione di Agee rendeva omaggio ai famosi marchi di bestiame del Texas, ed era il re indiscusso dell’arte. Proprio come tutti coloro che incidono marchi di bestiame oggi, che seguono o adattano una versione originale dello stile di Agee. Vi era comunque una manciata di armi con marchi di bestiame del Texas incise a lungo per Agee (e che potrebbero averlo ispirato): due di queste furono possedute dalla famosa (o famigerata) leggenda del Texas, il giudice Roy Bean di Langtry (Texas). I Peacemaker di Bean erano incisi con 17 marchi registrati di bestiame, e questo era molto più di 50 anni prima che Agee incidesse la sua prima Colt.
Una delle Single Action di Bean era in primo piano sulla copertina dell’American Rifleman del luglio 1953, e a inizio anni ’80 del 1900 fu esposta nella Temecula di John Bianchi, nel California Frontier Museum. L’arma presenta una combinazione di scrollwork dell’epoca e di marchi di bestiame. Intorno al 1988 Bianchi la vendette (insieme ad altre armi e display nel suo Frontier Museum) a Gene Autry quando iniziò a costruire il suo museo western a Los Angeles, nel famoso Griffith Park in California.
Si marchiano i bovini in Italia?
I design dei marchi di bestiame sono ben stabiliti, specialmente quelli usati dagli uomini di bestiame del Texas. Le armi di Cole Agee insieme con gli ultimi esempi di Weldon Bledsoe, David Wade Harris, Weldon Lister Sr. e John J. Adams Sr. sono stati di ispirazione per questo ultimo Pietta a singola azione inciso con marchi di bestiame presentato da Taylor & Co. Incidere l’acciaio è un lavoro intenso e i marchi di bestiame lo sono ancora di più per via dei design a volte elaborati e la necessità di uno sfondo puntinato. Questo ha sempre reso i modelli Colt e gli altri revolver single action incisi con i marchi di bestiame abbastanza costosi se comparati a scrollwork tradizionali e stili di incisione floreali tradizionali.
Un approccio diverso alla marchiatura
I F.lli Pietta sono stati pionieri in numerosi e diversi tipi di stili d’incisione sulle proprie single action usando incisioni a mano tradizionali (su edizioni davvero limitate), il loro processo di incisione laser profonda su edizioni limitate più accessibili e incisioni laser tradizionali controllate da computer.
Il loro primissimo modello con marchi di bestiame di Taylor & Co. è realizzato da Pietta e usa la loro incisione laser standard, che è anche il primo, dal momento che il laser non solo deve realizzare il marchio da bestiame ma anche lo sfondo puntinato! Sui modelli incisi a mano vi è un’eccezionale profondità sui marchi e sui punti. Questo non è possibile con l’incisione laser (sebbene in qualche modo più efficace con l’incisione laser profonda) ma i risultati mostrati qui hanno comunque la profondità e la dimensione, e il costo è decisamente inferiore rispetto a quello di un’arma incisa a mano.
Questo nuovo modello Pietta di Taylor ha un prezzo di listino di 617$ ed è venduto con le impugnature in finto cervo di Pietta, che aggiungono un ulteriore interessante strato al modello Colt calibro 45 con marchi di bestiame.